I Boomers e i social media
In America, mentre i digital marketers provano a sfruttare i social media per colpire i gruppi demografici più giovani, c’è tutta una generazione che ormai da anni si è innamorata dei social media: i Baby Boomers.
E allora perchè le strategie social non sono orientate anche nei confronti dei BB?
Parte del motivo potrebbe essere che i Boomers non vengono compresi nelle strategie social perchè non sono visti come esperti di tecnologia, il che è quasi completamente falso.
Nel 2010 primo fra tutti era Facebook, con il 73% del gruppo che dichiarava di avere un profilo attivo, mentre solo il 13% aveva preso in simpatia Twitter, che però oggi conquista terreno. Nonostante siamo soliti identificare i Baby Boomers con il mondo del lavoro, solo il 13% di loro sono utenti attivi su LinkedIn.
I nati tra il ’46 e il ’64 praticano inoltre molto lo shopping online e i social media possono quindi essere un buon canale per influenzare il loro processo decisionale, connettendosi direttamente con loro con la massima trasparenza.
I Boomers sono diventati quindi una parte esistente ed impegnata nel panorama dei social media e, di conseguenza, dovrebbero essere visti come bersaglio interessante.
Ma se questi dati sono veri in America, sarà lo stesso anche in Europa? La stessa tendenza ha preso piede nel vecchio continente e anche l’Italia, con i suoi record nel campo del mobile, non è lontana da questa realtà.
Ma nonostante i Baby Boomers offrano un’interessante opportunità per i brand per effettuare connessioni forti, molte marche che si rivolgono a target demografici eterogenei, continuano ad impiegare il loro tempo e denaro inseguendo i più giovani.
Come mai secondo voi?
Voi avete già programmato delle strategie social che coinvolgano anche i Baby Boomers?
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